IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Serata da incubo, notte insonne e mattinata tra- scorsa a sbollire la rabbia. Il post Shakhtar è un giorno nero. Alluscita dei calciatori da Trigoria av- viene il tanto atteso incontro con i sostenitori. Il primo ad essere intercettato è De Rossi, a cui gli viene chiesta una reazione dorgoglio: «Tu lo sai quanto teniamo a questa maglia, tirate su la testa»
Critiche che si spostano, successivamente, sul poco impegno da parte della rosa giallorossa a sacrificarsi per onorare la maglia. Mentre lex rossonero sgomma via, tocca a Francesco Totti, Aleandro Rosi e Philippe Mexes fare capolino con lauto sulla soglia del cancello del Bernardini. A Rosi chiedono se la situazione allinterno dello spogliatoio sia ok e lui, con accenno di sorriso, si trincera dietro un «Ehh». Poi, però, gli viene domandato dellepisodio con Lavezzi costato ad entrambi la squalifica. «Mi ha dato una gomitata chiarisce il terzino mi ha fatto innervosire. Dispiace per quello che è successo». Più diretto, Mexes: «E un periodaccio ma ce la stiamo mettendo tutta. Ci gira anche male in certi frangenti». Qualcuno vuole rassicurazioni circa il suo futuro e le voci che lo spingerebbero al Milan: «Non è vero niente», incalza il francese. Infine, dulcis in fundo, non può mancare il quesito su Ranieri: «E colpa di Ranieri?». «Non è lallenatore il problema», puntualizza Rugantino. Dieci minuti a spiegare le ragioni di un tracollo inaspettato. I primi malumori delle persone, tuttavia, hanno avuto inizio verso le 10.30, una mezzora prima che la Roma scendesse in campo per lallenamento. Circa una trentina, non troppo rumorosi, si piazzano davanti al Fulvio Bernardini. La contestazione è sobria, civile, senza alcuno strascico violento e la polizia sorveglia la situazione. La curva che immette a piazzale Dino Viola comincia a riempirsi intorno alle 11.10: poco meno di una sessantina di persone che attendono e fremono per incontrare i giocatori. Allora di pranzo, cori e grida cominciano ad alzarsi con una certa frequenza: Tifiamo solo la maglia, Andate a lavorare e Siete tutti mercenari. Il resto, purtroppo, è frustrazione e impotenza. Amarezza e disillusione.